giovedì 4 marzo 2010

I° DOMENICA DI QUARESIMA












“ DOMENICA DELLE TENTAZIONI ”
Dal Vangelo secondo Luca ( Lc 4,1-13) In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l'uomo”». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Riflessione
Si celebra oggi la prima domenica di Quaresima, tempo sacro che il ciclo liturgico ci propone per condurci verso la celebrazione del punto centrale della nostra salvezza : la passione, morte e risurrezione di Cristo Signore, redentore dell'umanità ferita dal peccato.
Il rito dell' imposizione delle Ceneri ha richiamato la caducità della vita ed ha rivolto un invito alla conversione e all' Adesione al Vangelo.
Convertitevi e credete al Vangelo : Questo è il primo invito che il Messia Gesù ha rivolto all'inizio della sua predicazione subito dopo i quaranta giorni trascorsi nel deserto .
L'episodio delle tentazioni evidenzia che solo a Dio si deve onore e gloria, e mette in guardia contro le insidie del maligno che spesso camuffa i suoi inganni con simulacri di luce, così le sue ragioni diventano convincenti, suggestive, persino affascinanti.
La tentazione si insinua nelle nostre abitazioni, nei nostri affetti, e non solo nelle nostre debolezze più evidenti, facendoci perdere, senza che ce ne accorgiamo, il senso del peccato.
Cristo, perciò, ha affrontato ogni specie di tentazione, per insegnarci a distinguere il bene dal male, e a scegliere Dio e la sua legge di amore.